martedì 30 gennaio 2018

Socrate


Immagine correlata

Socrate nacque ad Atene nel 469 a.C, dallo scultore Sofronisco e dalla levatrice Fenarete.

Socrate fu una delle figure più significative dell'intera tradizione filosofica occidentale: egli pur condividendo con la sofistica il nuovo interesse per l'uomo e per la parola, si distingue da essa per un'attenzione tutta particolare nei confronti  dei valori dell'interiorità e della ricerca della verità

Socrate intende la filosofia↴

  • come una ricerca incessante della verità↦ intesa come individuazione di conoscenze condivisibili e valori comuni a cui uniformare la propria vita.


  • dialogare critico fatto di domande e risposte brevi↦ attraverso un metodo distinto di due fasi:

         ↪ironia (fase negativa): riduzione all'assurdo delle tesi dell'avversario allo scopo             di renderlo consapevole della propria ignoranza;

         ↪maieutica (fase positiva): arte di far partorire agli interlocutori verità scaturite da           un esame interiore↦ conosci se stessi.

  • stile di vita votato alla costante riflessione razionale↦ infatti la virtù è conoscenza, unica e insegnabile,↦  coincide con l'utilizzo della ragione che consente di discernere ciò che è bene per se stessi e per la comunità in determinate circostanze↦ quindi illumina e guida l'azione degli uomini chi conosce il bene non può commettere il male (intellettualismo etico).


  ↦fine della filosofia è la cura dell'anima

I sofisti: Protagora


Immagine correlata
Protagora nacque ad Abdera, in Trancia intorno al 90 a.C. ed era considerato il pensatore più originale del movimento, famoso per tutta la Grecia per la sua straordinaria eloquenza.


Diverse sono le interpretazioni che si possono dare di questa fase.
In primo luogo, "uomo" può essere inteso inteso  come l'individuo singolo e, dunque, significherebbe che le cose appaiono diverse a seconda dei punti di vista soggettivi . 
In secondo luogo, il termine "uomo" può essere interpretato come "umanità", "genere umano", e dunque Protagora si riferirebbe al fatto che la percezione e la valutazione della realtà. 
L'ultima prospettiva è quella che attribuisce al termine "uomo" il significato di "civiltà" o "popolo", e pertanto equivale a una forma di relativismo culturale, secondo cui le cose sono valutate in modo diverso a seconda delle abitudini e delle convinzioni delle comunità cui gli uomini appartengono.
  
"l'uomo è il criterio di giudizio della realtà o irrealtà delle cose"

Protagora quindi ha una visione relativistica: non esiste una verità assoluta e non esiste vi è una legge naturale e universale che stabilisca che cos'è giusto e che cos'è sbagliato, che cos'è bene e cos'è male.

Protagora non intende affermare una posizione scettica, egli vuole sottolineare più semplicemente che occorre rapportare ogni conoscenza al soggetto  e ogni abitudine o credenza alla comunità politica cui quest'ultimo appartiene.

Il relativisimo di Protagora non nega ogni possibilità conoscitiva, ma riduce tutte le conoscenze al contesto umano, sociale e culturale in cui si sono formate. Da questo punto di vista la sua concezione può essere considerata una forma di "umanismo". 









I sofisti


Immagine correlata


Il termine "sofista", nell'antichità significava letteralmente "sapientissimo", nel linguaggio moderno non ha un'accezione positiva, evocando qualcosa di artificioso: "sofisticati" sono, ad esempio i cibi contraffatti e dannosi alla salute o, comunque, non genuini, come pure modi di fare affrettati e privi di spontaneità.

I sofisti sono considerati i primi insegnanti a pagamento della storia .
Con i sofisti l'esercizio del sapere diventa un mestiere, un lavoro a pagamento che essi si esercitano spostandosi da un luogo ad un altro in cerca di discepoli, circostanza che tra l'altro consente loro di acquisire una mentalità aperta e cosmopolita, rendendoli consapevoli della molteplicità dei costumi e delle credenze delle varie civiltà.

I sofisti operarono una vera e propria rivoluzione umanistica nell'ambito della riflessione filosofica. La loro indagine si concentrava sui temi del linguaggio, della politica, delle leggi, dell'educazione ovvero problemi che riguardano l'uomo e la società, operando una vera e propria inversione rispetto alla prospettiva dei pensatori precedenti.

Il progetto educativo dei sofisti

I sofisti si muovono nel contesto culturale dell'Atene del V secolo; un ambiente anti-tradizionalista e critico, aperto alla discussione e al dibattito, molta libertà di spirito e un' attitudine a utilizzare in modo spregiudicato la ragione in tutti gli ambiti.

Il loro fine principale era quello del sapere, inteso come unico fondamento della virtù. 

La virtù della quale i sofisti si occupavano era una virtù adatta al nuovo clima culturale e al nuovo ambiente cittadino caratterizzato dalla democrazia. La nuova virtù coincideva essenzialmente con la capacità di vivere in società di saper partecipare ai dibattici pubblici, di essere in grado di convincere gli altri della propria idea, di assumere decisioni rapide e condivisibili. Una virtù, che da una parte comportava il confronto civile e politico e ,dall'altra parte, la padronanza ampia e sicura del linguaggio e della parola, strumenti essenziali in quanto capaci di mettere in grado l'individuo di parlare in pubblico per rappresentare i proprio interessi, farsi ascoltare, dare e richiedere ragioni.

mercoledì 10 gennaio 2018

I fisici pluralisti: Democrito

La teoria degli atomi (atonismo)

Il problema da cui Democrito parte è lo stesso di Empedocle e Anassagora: risolvere il conflitto tra le dottrine del mutamento e quelle della permanenza. Egli lo affronta elaborando una visione materialistica dell'universo, in cui mutamento e permanenza sono tenuti insieme e conciliati.
Per Democrito gli elementi originari e fondamentali dell'uiverso sono gli atomi, particelle minime e invisibili di materia di cui tutte le cose sono sono costituite. Gli atomi differiscono per quanto riguarda gli aspetti quantitativi. Aggregandosi e disgregandosi essi determinano la nascita e la notte di tutte le cose.
Gli atomi di Democrito hanno le stesse caratteristiche dell'ssere di Parmenide: essi sono elementi 

  • semplici
  • indivisibili
  • ingenerato ed eterni
  • uniformi 
  • immutabili


A differenza di Parmenide, Democrito ammette che gli atomi di aggreghino e si separino variamente dando origine al mutevole spettacolo del mondo visibile.