Aristotele nasce nel 348 a.C a Stagira, nella penisola Calcidica.
Le sue opere più importanti sono:
➥gli scritti di logica noti almeno dal VI secolo, con il titolo di Organon;
➥gli scritti di fisica e storia naturale e psicologia tra cui la Fisica;
➥gli scritti concernenti la filosofia prima ovvero "la scienza dell'essere e di Dio", ad esempio Metafisica;
➥gli scritti di etica politica, retorica e poetica tra cui l'Etica;
Aristotele è uno dei massimi pensatori di tutti i tempi. Egli ha ridefinito il ruolo della conoscenza filosofica identificandola con la conoscenza disinteressata dalla realtà in tutti i suoi multiformi aspetti; inoltre ha realizzato la prima formulazione delle leggi della logica e dato impulso alle ricerche in campo biologico.
Aristotele forma una propria scuola , il Liceo, dove si dedica all'insegnamento e ha modo di approfondire le sue ricerche nei campi del sapere.
Il progetto filosofico di Aristotele era caratterizzato per la costruzione di una vera e propria enciclopedia del sapere. Tali opera di organizzazione e sistematizzazione sancisce e giustifica il moltiplicarsi delle conoscenza specialistiche dell'epoca.
Secondo il filosofo ogni singola disciplina ha oggetto, metodo e fini specifici.
Inoltre ha un'interpretazione unitaria e razionale della realtà, egli dice che questo è il compito proprio della filosofia, la quale deve rintracciare. nei discorsi specialistici delle varie discipline il senso unitario del mondo.
Aristotele suddivide la scienza in tre aree:
➥le scienze teoriche;
➥le scienze pratiche;
➥le scienze produttive.
Le scienze teoriche sono quelle che comprendono la matematica, la fisica e la filosofia prima. Hanno come oggetto il necessario e come scopo la conoscenza disinteressata della realtà e come modo quello dimostrativo.
Le scienze pratiche e produttive hanno uno scopo eminentemente conoscitivo. Essae perseguono la conoscenza in vista di un fine utile: l'oggetto è il possibile e il loro metodo non è dimostrativo.
Le scienze pratiche comprendono l'etica e la politica e servono a far guidare e orientare il comportamento e la condotta degli uomini verso la felicità individuale o collettiva.
Le scienze produttive tendono a realizzare un prodotto che avrà una vita autonoma rispetto al soggetto che lo produce e comprende le tecniche e le "arti belle".
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